Quanto si beve in Italia
Secondo il rapporto ISTAT del 2016 in Italia Il consumo di alcol tra il 2005 e il 2015 si sono registrati i seguenti dati:
I bevitori quotidiani dal 31% passano al 22%.
Sono aumentati i bevitori occasionali: dal 38,6% passano al 41%.
Sono aumentati anche quelli che bevono fuori pasto che dal 5,7% passano al 26,9. La novità riguarda soprattutto gli adulti tra i 45 e i 64 anni, mentre tra gli Over 65 si registra il maggior numero di bevitori quotidiani che è il 32,8% comunque in calo rispetto al 40,8 del 2005.
Le persone più a rischio per il consumo dell’alcol rimangono sia le persone più giovane sia quelli più anziani .
Secondo le indicazioni riprese sul sito del ministero della salute si nota che “ a parità di alcol ingerito , il tasso alcolemico risulta più elevato nelle persone più anziane rispetto a quelle più giovane, in quanto con l’invecchiamento ( su un a persona di 60 anni)) gli effetti dell’alcol ha effetti più forti rispetto di uno che di anni ne ha 30.
I limiti di alcol considerato sicuro per gli uomini sono pari a 2/3 unità alcoliche giornaliere. Mentre i bambini e gli adolescenti non devono bere.
Per il sesso femminile è considerato come consumo moderato una quantità di alcol pari a 1 /2 unità alcoliche quotidiane ( 1 bicchiere di vino o 1 lattina di birra al giorno.
Per gli over 65 , sia uomini sia donne , le linee guida internazionali il limite massimo è lo stesso: 1 unità alcolica al giorno. Che tradotto in “bevute “ vuol dire 330 ml di birra, 125 ml di vino o 40 ml di super alcolico . Con l’età, infatti, l’alcol diventa pericoloso.
In due note degne di considerazione a proposito del consumo dell’alcol il “British Medical Journal, rivista scientifica tra le più autorevoli al mondo, nella prima afferma che: è vero che bere moderatamente può prevenire alcune malattie vascolari, ma non tutte. Può allontanare il rischio di angina , scompenso cardiaco e ischemia , ma non ictus e infarto. Nel secondo studio spara a zero sul consumo dell’alcol e dice che bere fa male al cervello, anche quando si beve poco . perché anche il consumo moderato può accelerare il declino cognitivo.
Secondo Ocse L’Europa ha il più elevato consumo di alcol al mondo (10 Lt puro pro capite nel 2014) ai primi posti Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia e Lituania (circa 12 Lt); più moderati Grecia e Italia che stanno sotto gli 8 Lt.